Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome, tu sei mio (Is. 43,1)
Il consolare non è un semplice udire parole di conforto; è un agire bene, un dare il bene, un fare all’altro il bene; è atto di fedeltà e di comunione, di accoglienza, di presenza d’amore. La consolazione sfiora, accarezza il cuore, si effonde in tutto l’essere. Spira ad essere contemplazione nonostante il dolore. È luce che riscalda e ristora, pacifica; è ombra che ripara dall’ardore bruciante del sole.
Attività bipolare: da Maria a noi, da noi a Maria. (Madre Nazarena)
Padre Nostro. Ave Maria. Gloria al Padre.
Litanie:
Profondamente consolata, prega per noi
Docilissima allo Spirito, prega per noi
Povera tra i poveri, prega per noi
PREGHIAMO:
O Dio, che per mezzo di Maria Vergine hai voluto dare al tuo popolo la vera consolazione, Gesù Cristo; concedi a noi che la veneriamo con il titolo di Consolata, di collaborare insieme con lei all’opera della redenzione. Per Cristo nostro Signore. Amen
Chiamate dallo Spirito Santo a partecipare al Carisma, dono di Dio al Padre Fondatore, Giuseppe Allamano, offriamo la vita per sempre a Cristo, nella missione ad gentes, ossia ai non cristiani, per l’annuncio di salvezza e consolazione.