Perforazione di un pozzo

Le Missionarie della Consolata arrivarono in Guinea Bissau nel 1992 ed iniziarono la missione ad  Empada.

Da 33 anni, sono impegnate sia nella  pastorale catechetica, che nella promozione umana, specialmente delle donne, attraverso corsi di agricolturaa, artigianato…, sia ad Empada che nei villaggi, come quello di Ga-Chiquinho.

Durante una visita a Ga-Chiquinho, per il lavoro di  pastorale, ho incontrato un gruppo di 50 donne, di diverse religioni (cattoliche, musulmane, protestanti e di religione tradizionale africana), che frequentano i nostri corsi di agricultura, culinaria, e della lavorazione della frutta per trasformarla in marmellata, che chiesero di organizzare una riunione straordinaria.

Le donne desideravano sottoporre un problema ricorrente: la carenza e, a volte, la mancanza di acqua nel villaggio. Infatti, durante la stagione secca, la temperatura raggiunge i 45 gradi e la riserva di acqua raccolte in tank o in altri contenitori, durante la stagione delle pioggie, si esaurisce in fretta e le donne sono costrette a percorrere chilometri e chilometri per raggiungere fonti  d’acqua caricandosi poi, sulla testa,  taniche dalla capacità di 20 litri d’acqua, che a malapena bastano per l’uso domestico.

Durante la riunione le donne sottolinearono le difficoltà che la mancanza d’acqua crea nella vita familiare: senz’acqua non possono irrigare gli orti che producono parte dell’alimentazione quotidiana, inoltre, il dover percorrere molti chilometri per procurarsi l’acqua impedisce loro di frequentare regolarmente i corsi offerti dalle missionarie.

Le proposte per risolvere il problema furono diverse, ma quella che a tutte parve la migliore fu di far scavare un pozzo Artesiano nel villaggio.